mercoledì 22 gennaio 2014

Riceviamo e Pubblichiamo

COMUNICATOL STAMPA – IL BARBIERE DI SIVIGLIA
TEATRO MANZONI, 9 febbraio 2014

La sera  del 20 febbraio 1816 al teatro Argentina di Roma, quando andò in  scena il Barbiere di Siviglia del maestro Gioachino Rossini, non si può certo dire che sia stata memorabile. Successe di tutto: Don Basilio durante una scena cadde rovinosamente a terra provocandosi una vistosa perdita di sangue dal naso, un gatto attraversò miagolando il palcoscenico durante lo spettacolo e il pubblico, aizzato contro Rossini da impresari concorrenti, passò la serata a fischiare i cantanti e la musica. Non ci volle molto al cigno di Pesaro per riprendersi: la recita successiva, così come quelle seguenti furono un indiscusso successo e oggi il suo “Barbiere di Siviglia “è una delle opere più rappresentate in tutto il mondo. I sostenitori di Paisiello, autore di un precedente Barbiere di Siviglia e tra i primi a criticare l’opera, alla fine dovettero arrendersi.
Domenica 9 febbraio 2014 alle ore 16 torna in scena al Teatro Manzoni - Piazza Petazzi, in centro ai Sesto San Giovanni – l’opera buffa “Il Barbiere di Siviglia” nell’allestimento della Compagnia del BelCanto di Milano, per la Rassegna “Invito all’Opera”, con il patrocinio del Comune di Sesto S.G.
Si sa che questi non sono tempi favorevoli per l’arte e per la cultura: una volta l’opera lirica poteva  contare sull’attività delle antiche compagnie di giro che portavano la musica nei teatri di provincia, rendendo il melodramma accessibile a tutti facendo nello stesso tempo da palestra a giovani cantanti che dopo essersi fatte le ossa, avrebbero spiccato il volo verso i palcoscenici di tutto il mondo.
Oggi questo è molto più difficile, ma fortunatamente c’è ancora qualcuno che non si arrende, che crede nell’opera e nel suo valore simbolico e culturale e che riesce faticosamente ad allestire recite in grado di perpetrare la tradizione del melodramma italiano (ma anche dell’operetta) a un livello degno di tutti i palati.
Stiamo parlando de La Compagnia del BelCanto di Milano, che con la sua attività ormai quasi ventennale, è rimasta una delle poche organizzazioni in grado di recuperare con grande passione e con indiscussa maestria l’antica tradizione dell’opera per tutti, contro corrente.
La sua Direttrice Artistica, nonché cuore pulsante dell’organizzazione e fondatrice insieme a Gianfranco Ronconi, il Presidente,  è Giuseppina Russo, lei stessa valente soprano, che ha riversato nella Compagnia del BelCanto l’esperienza maturata in anni di lavoro sul palcoscenico anche in collaborazione con maestri di fama internazioniale all’allestimento di opere e concerti in tutto il mondo, da Taormina al Brasile. Produzioni indimenticabili della Compagnia del BelCanto di Milano sono state le rappresentazioni di “Aida” al Castello Sforzesco di Milano e di “La Vedova Allegra” andata in scena sia al Teatro Dal Verme di Milano che al Teatro Coccia di Novara.

Ma veniamo al Barbiere. Ecco la sinossi: A Siviglia sotto la casa di don Bartolo, un anziano medico, il conte d’Almaviva sta cantando una serenata alla sua bella Rosina, senza purtroppo averne riscontro. Molto amareggiato, si imbatte in Figaro, il Barbiere di Siviglia nonché “factotum della città”, a cui chiede un aiuto per conquistare il cuore dell’amata. a cui si è presentato sotto il falso nome di Lindoro.Detto fatto, Figaro mette in atto una serie di espedienti e di burle sia per aiutarlo che per strappare la povera Rosina dalle grinfie di don Bartolo che è intenzionato a sposarla al più presto: poi conferma a Rosina l’amore di Almaviva e le consiglia di scrivergli un biglietto (che Rosina aveva già pronto…).Rientra Don Bartolo e sorprende Figaro e Rosina, poi bussa alla porta Almaviva che, travestito da soldato e fingendosi ubriaco chiede di poter alloggiare in casa e infine attratti dal gran trambusto, intervengono i gendarmi che una volta saputa furtivamente l’identità di Almaviva, si allontanano sollevando lo stupore di tutti. Nel secondo atto Bartolo comincia a sospettare circa la vera identità del soldato presentatosi a casa sua, mentre il conte si ripresenta con un altro travestimento sempre frutto dell’ingegnoso Figaro: ora è Don Alonso, maestro di musica che insegna l’arte del canto a Rosina mentre Figaro rade la barba al padrone di casa nel tentativo di distrarlo dalla conversazione dei due innamorati. Dopo vari equivoci Rosina si appresta a fuggire con il conte dalla finestra della sua camera ma i due sono scoperti da Don Basilio che con un notaio dispone di celebrare le proprie nozze con Rosina immediatamente. Ma con un ennesimo colpo di genio Figaro riesce a cambiare di nuovo la situazione a favore dei due giovani, e il finale vedrà il coronamento di questo amore contrastato in mezzo ai festeggiamenti generali.

Il cast è di primissimo livello:Conte d’Almeviva è Giuseppe Veneziano, che insieme a Giorgio Valerio, che veste i panni di Figaro, sono artisti del Teatro alla Scala; Davide Rocca è Don Bartolo; mentre Don Basilio, il ridicolo insegnante di musica è interpretato da Daniele Biccirè, basso di cittedinanza sestese, nonché veramente insegnante di educazioen musicale. I personaggi di Berta e di Fiorello sono interpretati da Annalisa Carbonara e da Giuseppe Santoro Ultima ma prima per importanza è Rosina, la protagonista, a cui si deve dedicare qualche attenzione in più: è interpretata da una simpatica ragazza di origini pugliesi di soli 23 anni, che sfoggia doti vocali indubbie messesi in luce nell’audiizone internazionale che la Compegnia ha indetto proprio per dare possibilità a giovani talenti di esibirsi in una produzione di alto livello. Il soprano dagli acuti sicuri ed entusiasmenti, la giovanissima Ripalta Bufo, è forse già conosciuta al grande pubblico per aver partecipato alla fase finale del programma Italia’s got Talent, esibendosi nell’aria difficilissima della “Regina della Notte” di Mozart in un immenso abito blu.Non ci resta che invitare tutti a al Teatro Manzoni per un appuntemento indimenticabile, sia per la musica di Rossini che per la bravura degli artisti de La Compagnia del BelCanto.

Per info e per prenotare: Isabella tel. 333 2223570.
E’ attivo un Punto Biglietteria interno alla Biblioteca Centrale, aperto il mercoledi ore 16,30-18,30 e il sabato ore 10-12.

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