domenica 17 maggio 2020

RAI 3 ore 23,15 con Francesca Fialdini quattro puntate sui disturbi alimentari


Fame d’Amore

Con Francesca Fialdini



Docuserie in quattro puntate sui disturbi alimentari

da lunedì 11 maggio, in seconda serata su Rai3



DOPO IL GRANDE SUCCESSO

DELLA PRIMA PUNTATA

LUNEDI' 18 MAGGIO ORE 23,15

ANDRA' IN ONDA LA SECONDA




L’età media di insorgenza è tra i 15 e i 19 anni, ma si sta abbassando. Un fenomeno che si nasconde tra le pieghe della società spesso sotto falso nome, coperto di giustificazioni e pregiudizi, dal costo in vite altissimo.
Cosa rende oggi l’anoressia, la bulimia e le dipendenze da cibo così diffuse? Cosa alimenta l’ossessione per l’immagine e per il corpo di tanti giovani donne e uomini del nostro tempo? Come mai il cibo è diventato oggetto di tante passioni e fonte di tanti problemi?
Il disturbo del comportamento alimentare è uno dei disagi giovanili più diffusi e meno raccontati. Per questo Rai3, in collaborazione con Ballandi, nel pieno della sua missione di servizio pubblico ha voluto puntare una luce su questo dramma che coinvolge molte famiglie italiane realizzando il nuovo programma Fame d’Amore, dopo il grande successo della prima puntata, andata in onda lunedì 11 maggio in seconda serata su Rai3. Lunedì 18 maggio alle ore 23,15, potremo assistere alla seconda puntata di questa docuserie.
Una docuserie in quattro puntate, condotta da Francesca Fialdini e ambientata dentro due comunità italiane di eccellenza: due luoghi dell’anima che accolgono e curano le ferite di queste patologie, Villa Miralago il più grande centro residenziale di cura terapeutica per DCA convenzionato con il SSN (Servizio Sanitario Nazionale), d'Italia (Cuasso al Monte Varese) ed a Palazzo Francisci (Todi).
Fame d’Amore è racconto delle difficili fasi che attraversano i ragazzi e le loro famiglie, della lotta per uscire dalla malattia, dall’arrivo in comunità fino al ritorno alla vita di tutti i giorni. Grazie al supporto del team di esperti delle due comunità all’avanguardia nella cura dei disturbi alimentari, verranno documentate tutte le fasi di un lungo percorso a ostacoli, in cui il cibo, il corpo e l’amore sono gli strumenti fondamentali per la rinascita.
A tenere le fila di questo viaggio, conoscitivo ed emozionale insieme, è Francesca Fialdini che racconta, con delicatezza e capacità empatica, le storie di queste vite giunte a una svolta: i nuovi legami che si creano, i rapporti che maturano, il coraggio di cambiare. Ci si affeziona e ci si commuove, si combatte e si soffre con loro, si sorride delle loro battute e si gioisce ad ogni nuovo passaggio del loro lungo viaggio per la guarigione.
Fame D’Amore è un programma di Andrea Casadio scritto con Mariano Cirino e con la consulenza di Stefania Colletta e Maria Sorrentino
La consulenza scientifica è di Leonardo Mendolicchio e Laura Dalla Ragione.
Il dott. Mendolicchio, psichiatra e psicanalista, è da anni direttore sanitario di Villa Miralago.
Prodotto da Rai3 in collaborazione con Ballandi. La Regia è di Andrea Casadio. La fotografia è di Antonio Scappatura e Alberto Di Paola. Delegato Rai Mercuzio Mencucci. Produttore Esecutivo Ballandi Luca Catalano.

sabato 16 maggio 2020

Dall'Associazione Sottocorno Riceviamo e Pubblichiamo

MORTE DELL'AIRONE AL PARCO DELLA BERGAMELLA - INSTALLATI I CARTELLI DI DIVIETO MA SERVONO ANCHE BARRIERE FISICHE E CONTROLLI SANZIONATORI

Il giorno dopo l’uccisione dell’airone cenerino da parte di un cane lasciato libero, finalmente sono stati installati dei cartelli all'inizio dei sentieri (lato laghetto opposto agli orti) nel parco della Bergamella 
Quella è un’area dove molti animali come anatre, fagiani, aironi e, purtroppo, anche animali infestanti come nutrie (in numero sempre crescente a causa di nessuna politica di contenimento) piccioni e corvi (anche questi in quantità crescente riducendo la presenza di altre specie come i passeri), si rifugiano.
È impensabile che la posa di qualche cartello (con circa due anni di ritardo) possa essere una soluzione valida e definitiva, assomiglia per lo più ad uno scarico di responsabilità, per cui chiediamo che l’intervento venga completato con: 
  1. l’installazione di barriere fisiche sui sentieri (per bloccare l’accesso di persone con o senza cane) e nelle zone adiacenti al laghetto in prossimità del fossato (in modo da evitare l’attraversamento di persone o cani).
  2. Il ripristino della vegetazione composta per lo più da arbusti che risiedevano lungo il laghetto per una fascia di oltre due metri, (e magari capire chi ha dato l’autorizzazione alla rimozione in quanto poste come barriere naturale a protezione dell’area faunistica). 

  3. Il controllo da parte della polizia locale e guardie GEV che sanzionino i comportamenti lesivi ai danni dell’ambiente e della fauna, almeno nelle ore di maggiore affluenza, questo al fine di educare i frequentatori abituali.
Quest’Ultimo punto lo consideriamo importante, poiché subito dopo l’installazione dei cartelli abbiamo assistito a “discussioni” animate fra gli ortisti, ambientalisti e persone che, nonostante i divieti e i cartelli ben in mostra, continuavano con arroganza a passare e mentre alcuni, educatamente tornavano indietro dopo aver ricevuto le segnalazioni, in un paio di casi la discussione è rapidamente degenerata
Lasciare agli ortisti tale compito rischia di diventare oggetto di ritorsioni, furti e atti vandalici, e ricordiamo che  la necessità di definire un'area protetta per la riproduzione faunistica era già stata segnalata, da noi come da altre realtà presenti sul territorio, così come la necessità di avere un’area cani (con punto di raccolta per gli escrementi lasciati all'interno del parco), visto che ad oggi all'interno dell’area Bergamella (ad esclusione del giardino “condominiale“ fine a se stesso realizzato da Uniabita) oltre alla mancanza di BONIFICHE, piste ciclo-pedonali, piantumazioni, panchine, aree attrezzate e tagli regolari dell’erba, non esiste nessun cestino apposito, siamo arrivati al  2020 e C’E’ DA COSTRUIRE UN PARCO!!!.
Concludiamo ricordando che l'area della Bergamella è un’area all'interno del parco regionale P.M.V.L. e questo problema si pone proprio nel punto di confine tra due parchi comunali suggeriamo che è necessario un coordinamento con il Comune di Milano.

Il Consiglio Direttivo dell’Ass.Sottocorno
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)