Dalla Sez. di Sesto San Giovanni dell'IDV riceviamo e Pubblichiamo
Spett.le Redazione, Gent.le Direttore,
di seguito una nostra dichiarazione a seguito del comunicato del consigliere Romaniello.
Al consigliere Romaniello piace apparire, lo vediamo dai suoi comunicati e dai suoi video con cui spesso crede di allietarci, ma non è detto che apparire sia sinonimo di sostanza. Della vicenda CORE tutta la maggioranza ne è al corrente, se egli non ne sa nulla si ponga delle domande e forse, oltre a tentare di darsi delle risposte, dovrebbe anche imparare ad informarsi. In giunta, oltre al sindaco, ci sono quattro assessori iscritti al PD ai quali può far riferimento come appartenenza politica, che si faccia raccontare da loro quello che tutti i suoi compagni di partito già conoscono.
Ma se non bastasse, il 30 gennaio 2014 (il giorno prima del nostro comunicato) è apparsa un’intervista sul Corriere di Sesto (testata online sulla quale Romaniello scrive spesso, ma che forse non così spesso legge) dove all’amministratore delegato e direttore generale di CORE nell’ultima domanda il giornalista faceva proprio riferimento al contenzioso e questo testimonia come l’argomento sia di dominio pubblico (tranne che per uno):
D- A che punto è l’iter del contenzioso con l’autorità garante per l’energia? Dovreste restituire 8 milioni di euro, soldi in più per gli incentivi alla produzione di energia elettrica che non avreste dovuto prendere.
R- “Questo è ciò che sostiene l’Autorità, ma noi non siamo dello stesso avviso. L’energia elettrica consumata dall’impianto è stata comprata dall’Enel, non sottratta al Gestore della Rete, che ha portato a una riduzione del presunto indebito. La società ha presentato ricorso al Tar della Lombardia che aveva fissato l’udienza di merito nel giugno 2012, poi spostata ai primi giorni del 2014. Siamo moderatamente fiduciosi che alla fine tutto si chiarirà per il meglio“.
E al consigliere Romaniello, che non avendo argomentazioni valide per confutare le tesi altrui tenta sempre la carta del discredito, ricordiamo che nel consiglio comunale da egli citato (dicembre 2012, mozione presentata sull’eliminazione del quarto turno della Polizia Locale) aveva già parlato il sindaco e quindi per regolamento non è stata concessa la parola all’assessore delegato alla partita. Poi, durante il dibattito alcuni consiglieri chiesero di interrompere il consiglio comunale perché i rappresentanti della Polizia Locale avevano chiesto di incontrare i gruppi consigliari, e non la giunta, tant’è che non partecipò neppure il sindaco. A ciascuno il proprio ruolo. Per quanto poi riguarda l’allora vicesindaco Zucchi siamo certi che la sue parole e le sue azioni non siano mai mancate, quando necessarie.
In quanto ad Italia dei Valori, Le facciamo notare che esistiamo, eccome, ad esempio senza il nostro appoggio Debora Serracchiani non avrebbe vinto in Friuli (si documenti) ed è notizia riportata nei giorni scorsi da vari giornali (che Lei non legge) e telegiornali (che Lei non guarda ed ascolta) la nostra presentazione alla Camera dei Deputati di centomila firme raccolte a supporto della legge di iniziativa popolare per abolire il gioco d’azzardo. A giorni partiremo con una nuova raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per la vendita dei beni sequestrati alle mafie con i cui ricavati bonificare i terreni inquinati dalla malavita e per la messa in sicurezza del territorio.
I.d.V. esiste, forse è il PD a non esistere più.
Grazie per la consueta e cortese attenzione.
Italia dei Valori di Sesto San Giovanni
Circolo "Bruno Valleris"
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