Gentile Sindaco,
sono una cittadina residente a Sesto da 15 anni. Sono napoletana, ho vissuto e studiato a Napoli, a Perugia, in Germania, poi a Milano e nel 2003 sono approdata a Sesto, solo perché acquistare casa era più conveniente. Questa premessa mi serve a sottolineare il fatto che non sono legata a questa città da un senso di appartenenza per nascita. Non mi sento "sestese" insomma. Sono qui per "convenienza".
Però. I miei figli, seppur nati a Milano, sono qui dalla loro nascita e hanno, fin dai primi mesi utilizzato, con soddisfazione, praticamente tutti i servizi presenti , in gran numero, in città: Piccoli e Grandi, nidi – Nievo e XX Settembre, piccolo, accogliente luogo che la sua amministrazione, senza ancora dare una spiegazione plausibile, ha deciso di chiudere – piscine varie, Biblioteca Ragazzi (l’abbiamo vista cambiare, crescere, diventare un bel posto pieno di iniziative), Centri estivi comunali – Corridoni e Galli. I miei figli adesso frequentano la Scuola Rovani, ed anche quella, ahinoi, probabilmente, sembra, si mormora, chiuderà (anche in questo caso, nessuna informazione certa, solo voci che si inseguono e assessori che parlano a sproposito).
Questi servizi (ed altri) mi hanno fatto apprezzare una città non mia e hanno lasciato che la mia famiglia si integrasse – bene, direi- nel suo tessuto sociale. Dal canto mio, il mio nucleo familiare ha partecipato attivamente a rendere la città un luogo più vivibile: come membro (e nemmeno dei più attivi) del Comitato Genitori della Scuola Rovani Forlanini ho visto un gruppo di persone eccezionali spendersi per compensare carenze ataviche della scuola e per rendere l’istituto più "malfamato" di Sesto (eh, gli extracomunitari…), un luogo pieno di iniziative, di corsi, di momenti di socialità.
Le confesso, sono un’elettrice del PD, ma alle passate edizioni comunali mi sono astenuta, in quanto, seppur soddisfatta della qualità dei servizi della città, l’ho vista peggiorare nel corso degli anni, in termini di degrado generale, scarsa attenzione a parchi e giardini (tranne qualche eccezione), e ritardi nella manutenzione di alcuni degli edifici scolastici sestesi (tra cui, sicuramente, la Scuola Rovani). Non mi sono strappata certo i capelli al cambio di gestione cittadina, ritenendo fisiologico (e a volte utile) ogni tanto l’avvicendarsi di colori diversi nell’amministrazione di una città.
Però. Qui arrivo finalmente al dunque. Signor Sindaco, è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che le hanno dato la preferenza, l’andamento totalmente fallimentare della sua amministrazione. Fallimentare non è un attributo sufficiente, a mio parere, c’è proprio qualcosa di scellerato nel suo operato. La mia sensazione, ahimè non solo la mia, è che lei non stia amministrando a favore (della città , dei suoi abitanti, del decoro urbano, della cura del verde, ecc ecc), ma CONTRO. Contro tutto quello che è stato intrapreso in precedenza, senza curarsi di quanto ci sia di accettabile ed apprezzabile, con intento unicamente distruttivo. Contro ogni buon senso. Contro, in alcuni casi, anche l’interesse dei cittadini (le ricordo che dovrebbe essere il sindaco anche delle persone che non l’hanno votata).
Una sfilza di iniziative inutilmente muscolari si sono succedute da un anno a questa parte, una sfilza di provvedimenti inutili da campagna elettorale permanente.
L’esercito in città, i daspo temporanei, la lotta senza frontiere alla moschea sono solo alcuni esempi di iniziative da supereroe che si sono rivelate inutili. A me pare (ma magari mi sbaglio) non ci fosse un’emergenza tale a Sesto da reclutare soldati, e comunque, se fossi strumentale (ma tendo a non esserlo) potrei dirle che come vede l’esercito non serve ad evitare incendi di auto, aggressioni e omicidi (!) che ciclicamente interessano questa città (come ogni città del mondo). Rispetto ai daspo temporanei per l’invasione dei mendicanti: se pure i mendicanti in metro o fuori ai supermercati rappresentassero un problema davvero drammatico di Sesto, mi scusi, ma lei fa finta di non vedere? Si sta accorgendo che non è cambiato nulla nonostante l’agghiacciante festeggiamento con torta dei 200 daspo? E poi la questione controversa, infinita del presunto buco di bilancio, che non è un buco ma un disavanzo, strombazzata, urlata e poi raccontata con calma con un monologo che non offriva possibilità di contraddittorio. Bah.
Signor Sindaco, se questo atteggiamento di spavalda e pervicace chiusura che sta usando in maniera scientifica ha lo scopo di indisporre cittadini, vice sindaco, assessori, consiglieri, le faccio i miei più sinceri complimenti, ci sta riuscendo benissimo. Forse lo avrà notato da solo, è riuscito a far allontanare gran parte della componente civica che la ha improvvidamente appoggiata consentendole così di diventare il Sindaco di questa città; non solo, a me pare che la città sia pervasa da un malcontento che in questi 15 anni non ho mai sentito così palpabile. Mi viene davvero da dire: ma perché lo fa? Non si tratta di scelte impopolari, alle quali pure spesso un amministratore è costretto, no, lei proprio si è posto l’obiettivo di irritare i cittadini sestesi, annunciando chiusure di tutti i generi. Lei non amministra, chiude. Chiude tutto, nidi, locali destinati alla socialità, luoghi di aggregazione, piscine, associazioni, tutto un patrimonio di risorse costruito negli anni in questo cittadone, certo non bello, ma ricco di storia e di cultura del lavoro. Quali sono le prossime mosse? Chiuderà chiese, oratori, negozi, centri commerciali, sale consiliari? Le uniche cose che andavano davvero chiuse, signor Sindaco, erano le famose buche, ma sono sostanzialmente tutte lì, simbolo del fallimento di questo anno di amministrazione. Chiudiamo anche i giardini? A proposito di questi ultimi, e qui proprio non mi sento di scherzare, gentile Sindaco, un consiglio: se si intitola lodevolmente un giardino a Falcone e Borsellino, si ha il DOVERE di farlo risplendere di bellezza e pulizia per rispetto dei due giganti a cui è dedicato, e invece, è lasciato al degrado di sporcizia, terra ed erba alta.
Signor Sindaco, per concludere, onestamente, non ho capito dove lei e la sua giunta vogliate arrivare. Non vedo un progetto concreto, non una visione a lungo termine, solo affermazioni lanciate a caso, che non fanno altro che destabilizzare i cittadini e "puniscono" l’amministrazione precedente anche laddove quest’ultima non ha responsabilità. A me sembra lei stia facendo un giro in giostra e che presto scenderà senza troppo interesse. Solo che in giostra ci siamo anche noi, che abitiamo in questa città, ma lei sembra essersene dimenticato.
Cordialmente,
Lettera Firmata
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