PRESIDIO 27.06.2018
di Ottavia E. Molteni
Il presidio organizzato mercoledì 27
giugno nelle adiacenze del Palazzo Comunale (angolo “Giardino Antonino
Crisafulli”) merita a tutti gli effetti l’aggettivo “civico”. Per più di un
motivo.
Innanzitutto, perché gli
organizzatori sono cittadini comuni, seppure riuniti nella forma del comitato
(negli ultimi tempi in città ne sono stati creati diversi, legati ai servizi su
cui la Giunta è pronta a deliberare - o ha già deliberato - provvedimenti
giudicati lesivi della qualità dell’offerta: Asili Nido e Piccoli&Grandi, i
due esempi più immediati).
In secondo luogo, perché l’invito è
stato esteso all’intera cittadinanza, superando le divisioni partitiche o il
fatto di essere direttamente colpiti dalle decisioni di cui sopra. Un richiamo
alla solidarietà, accompagnato dallo slogan “Dobbiamo essere tanti. Dobbiamo
essere tutti”.
Infine, perché l’accesso al
microfono, utile a far arrivare la voce a chi si trovava all’interno del
Palazzo Comunale (Sindaco, Giunta e Consiglieri, giacché era serata di seduta
sui punti cardine del bilancio), è stato aperto e a disposizione di chiunque
volesse intervenire.
Si sono così ascoltate le
dichiarazioni preoccupate dei farmacisti alla vigilia della seconda serata di
Consiglio, dedicata alla deliberazione della vendita della srl in cui da
qualche anno è stata trasformata l’ex Azienda Speciale. Ed anche di chi
richiamava sul tema dell’emergenza abitativa, con particolare riguardo al
futuro delle famiglie della “Casa Rossa Rossa”. Una mamma ha parlato della
Piscina De Gregorio di Via Saint Denis, proiettando lo sguardo a settembre, con
la paura che anche per allora la struttura non sia accessibile a chi la
frequentava abitualmente.
Età e vissuti differenti sono
convenuti nel punto di raccolta del presidio, in un clima disteso che ha
lasciato del tutto inoperoso il corposo dispiegamento di forze dell’ordine
previsto.
Alcune tra le associazioni e forze
politiche aderenti hanno fatto ondeggiare nel vento le loro bandiere, mentre
Rossella Brunetti, una delle organizzatrici, leggeva un breve comunicato
firmato dal Comitato Genitori Piccoli & Grandi, distribuito a tutti i
presenti.
Ne riportiamo gli stralci principali: “Un anno volevano chiuderlo, per questioni di bilancio, ma a seguito della nostra protesta il servizio è rimasto attivo, subendo però un aumento delle tariffe, tanto che il numero degli iscritti si è ridotto.
Ne riportiamo gli stralci principali: “Un anno volevano chiuderlo, per questioni di bilancio, ma a seguito della nostra protesta il servizio è rimasto attivo, subendo però un aumento delle tariffe, tanto che il numero degli iscritti si è ridotto.
Abbiamo chiesto incontri, fatto
proposte per variare le tariffe, ma la nostra opinione non è mai stata presa in
considerazione. Nel mese di maggio hanno iniziato a circolare voci di una
prossima chiusura, dunque abbiamo richiesto un incontro all’Assessora
Pizzochera, ma non abbiamo ricevuto risposta […]
Quando la notizia di questa
manifestazione fa molto rumore, l’Assessora ci fissa un incontro prima che esso
avvenga. Sentendoci prese in giro, rifiutiamo l’incontro […]. Noi siamo LA
CITTÀ, dovremmo essere ascoltati prima che le decisioni vengano prese”.
Sul punto, come testata
giornalistica, dichiariamo l’interesse a pubblicare, in coda a questo articolo
di cronaca, un servizio con le dichiarazioni sul punto dell’Assessore
competente, Roberta Pizzochera. Per farci conoscere le sue disponibilità, può
contattarci alla mail: redazione@laltrasesto.com.
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