Dopo il ricordo di Umberto
Seveso, ospitato sullo scorso numero de L’Altra Sesto, abbiamo ricevuto una
nuova testimonianza sull’opera del pittore sestese dal Prof. Paolo Lezziero,
già firma del nostro periodico.
Il giornalista, scrittore, e
poeta, ci affida il ritratto di un artista, capace di trasfondere un “oro di
colori sulla tela”.
Torniamo però alle parole del
Prof. Lezziero, che ci paiono rivestite della forma di una lettera rivolta al
contempo al pittore sestese e a tutti noi che abitiamo in questa città: “È
la pittura, sono i colori, che partono dalle mani prodigiose di Umberto Seveso
e vivacizzano volti, figure, ambienti che lui ha vissuto e che gli hanno
lasciato un segno. Una impressione. Una storia che deve raccontare e passare ad
altri, coinvolgente ed assoluta.
Ecco le teste, le donne semplici o
di vita, i personaggi, gli ambienti come la fabbrica, la corte dove è nato, la
chiesa e le strade della sua città, Sesto San Giovanni.
I ricordi della Resistenza, con una
terribile immagine di fucilati, o i ritratti di persone fuori dalla mischia
sociale, ma disperatamente dentro, come il “prufessur Cazzola”, un poveraccio
che andava nelle osterie a suonare la sua armonica per raccogliere i soldi per
una michetta farcita da consumare subito. Sono questi i personaggi che il
pittore sestese ha conosciuto e sente come facenti parte del suo mondo
esclusivo che riporta con colori delicati o macchie espressive adatte a formare
un racconto, una storia.
É l’operaio che sulla sua bicicletta
segue l’automatismo e il destino del suo percorso verso la fabbrica, asilo
sicuro di poco ma sicuro guadagno e di crescita sociale, come il reparto di
lavoro che lo lega ai compagni spesso nella lotta sociale, nella produzione che
deve essere garantita.
O i protagonisti del mondo della
boxe, sua attività e passione giovanile, fonte di dolore e di duelli con altri
come lui, che lo porta a disegnare volti devastati, base della lealtà contro
avversari e non nemici.
La pittura dell’artista sestese è un
dono rivolto a tutti, una ricchezza che va condivisa con colori a volte
delicati, a volte forti. Donne, uomini e ambienti sono saldamente
rappresentati, storie della sua vita e del suo tempo, con generosità e con
amore.
Coerente per tanti anni, fedele al
mondo e ai segni delle sue tele, spesso misteriose, ma sempre ricche e
affascinanti, Umberto Seveso ha lasciato un forte ricordo in chi lo stimava e
lo amava.
Paolo Lezziero
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