Alla serata “Le pari opportunità”,
organizzata dalla Lista Civica Giovani Sestesi presso gli spazi della
Biblioteca Centrale di Via Dante 6, non si può dire che mancassero parte dei
“fili” che contribuiscono a costruire la “trama” del tessuto sociale: dal mondo
associativo, ai cittadini attenti e partecipi, sino ai potenziali utenti dei
servizi.
Il grande assente (di là
dall’assessore competente in materia, Alessandra Magro, che ha aderito
all’incontro, salvo poi non presentarsi e risultare irraggiungibile al
telefono) - “ordito” in grado di costruire un disegno definito di indirizzo per
il governo della materia - è risultata tuttavia la Politica con la ”P”
maiuscola.
Suona persino strano dirlo, giacché
intorno al tavolo dei relatori, moderati dal giornalista Franco Pontoriero
(direttore della testata Dialogo News), erano sedute due consigliere comunali
delle forze di opposizione (in ordine alfabetico: Serena Franciosi - Movimento
Cinque Stelle; e Loredana Pastorino - Partito Democratico), la ex presidente
del Comitato Pari Opportunità, Monica Zaccarini; la giovanissima Barbara Macchi
(Giovani Sestesi), al suo debutto pubblico; e l’Assessore ai Servizi Sociali,
Roberta Pizzochera.
La babele di micro-concetti che
attorniano quello più ampio di “pari opportunità” è apparsa già nel momento di
fornire un’accezione delle due parole.
Ha ragione la consigliera Pastorino
quando parla di un grande “contenitore” entro il quale sono riposte tutte le
contrapposizioni di genere, di ceto, politiche, di orientamento? Oppure Monica
Zaccarini, che circoscrive l’area all’urgenza della persistente discriminazione
nei confronti delle donne? O, ancora, l’assessore Pizzochera, che ha accennato
invece al mondo della disabilità?
Tra battaglie ideologiche e/o
culturali; l’accento posto sul fatto che “l’avanzare delle pari opportunità è
frenato dall’applicazione di ‘etichette’ e che occorre iniziare a vivere il
quotidiano con più libertà” (R. Pizzochera); il richiamo della consigliera
Franciosi (che poi, dopo un momento di contraddittorio polemico con la platea,
si alzerà e lascerà l’incontro) a trattare certe tematiche in “maniera laica”,
ci piace riportare il pensiero di Barbara Macchi: “Quando lo stereotipo viene
infranto, emerge la realtà e le differenze si tramutano in risorse e in valore
aggiunto”.
Al momento, tuttavia, a Sesto San
Giovanni gli spazi riservati al sostegno alle diversità vivono un momento buio.
Ricordiamo infatti che, subito dopo il suo insediamento, il sindaco Roberto Di
Stefano ha decretato l’uscita del Comune dalla RE.A.DY, la Rete delle
Amministrazioni Comunali Anti Discriminazione per orientamento sessuale e
identità di genere.
È invece di questi giorni la notizia
del mancato rinnovo della convenzione legata allo sportello LGBT, offerto
presso gli ambienti di Informagiovani in zona Rondò. Nel chiarire che era
scaduto già da fine marzo scorso e che quindi da allora il servizio non aveva
più funzionato, l’assessore Pizzochera ha anticipato che è in fase embrionale
il progetto di uno sportello destinato alle fasce giovanili più a rischio lungo
il processo di maturazione ed evoluzione di sé, così da riuscire ad
abbracciare, con un unico servizio, molteplici possibili problematiche.
Dovrebbero esservi coinvolti gli educatori che operano presso Informagiovani, nonché
il mondo associativo.
Paolo Vino, Segretario dei Giovani
Sestesi, ha concluso la serata ringraziando le persone intervenute al tavolo
dei relatori.
Non prima però di aver risposto alla
domanda pervenuta dalla platea su quali siano le posizioni della formazione
politica sulla materia oggetto dell’incontro: “Parla la nostra storia.
Quest’anno ricorre il ventennale della Lista Civica dei Giovani Sestesi, che ha
sempre affrontato tante tematiche, anche quelle più scomode e impopolari.
Tornando indietro nel tempo, abbiamo parlato più volte dei diritti dei
cittadini, della situazione della comunità islamica locale e del progetto della
moschea. Siamo entrati a gamba tesa su temi scottanti, come farmacie comunali,
polizia locale, CDD, mense scolastiche, disabili, giustizia, lavoro, commercio,
parrocchie. Potrei andare avanti ancora a lungo, ma mi fermo qui.
Come Giovani Sestesi rivendichiamo
scelte fatte dai banchi dell’opposizione per il bene della città, quali il
risanamento delle Farmacie Comunali. Contestiamo pertanto fortemente la
semplice ipotesi dell’attuale amministrazione Di Stefano di VENDERLE PER FARE
CASSA. Per noi non rappresenta il giusto modo di governare e amministrare il
bene pubblico.
Quanto all’assenza alla nostra
serata sulle Pari Opportunità dell’assessore Magro, possiamo solo rilevare che,
non presentandosi, ha impedito a noi e ai cittadini interessati di comprendere
fino in fondo la posizione dell’amministrazione e di porre/lasciar porre
domande mirate sul tema. Non possiamo tuttavia non prendere atto al contempo
dell’assenza di forza politiche di centro-sinistra, che dovrebbero avere il
tema delle Pari Opportunità nel loro DNA.
Come si è potuto leggere in questi
mesi, la posizione politica della Lista Civica Giovani Sestesi è molto chiara.
Vantiamo un forte collegamento con il territorio e una forte presenza tra i
cittadini. Continueremo pertanto a lavorare per il bene della città, cercando
di evidenziare temi su cui è possibile una convergenza con il fine di preparare
un nuovo progetto di città, che risponda più alle esigenze dei cittadini e un
pochino meno alle logiche partitiche”.
Ottavia E.Molteni
Ottavia E.Molteni
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