In molti si lamentano del nostro giornale L'Altra Sesto. Dicono che è troppo duro, troppo aggressivo, troppo di parte ecc. ecc. però nessuno prende carta e penna e si mette a scrivere. Noi siamo pronti ad ospitare chiunque voglia dare un contributo al dibattito e quindi alla città, ovviamente senza offendere nessuno. #laltrasesto
giovedì 28 giugno 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
L'assessore Pizzochera si lamenta delle critiche, che definisce strumentali e squalificanti. Peccato che la stessa, quando al suo posto sedeva l'esponente del Pd Roberta Perego, non esitava a protestare, a raccogliere firme contro l'aumento della mensa, ad organizzare manifestazioni contro.
Probabilmente soffre di memoria corta. Ci permettiamo di suggerirLe un buon bicchierone di fosforo, con un un pò di coerenza , guarnito da una bella olivella di Ivrea.
#laltrasesto
PICCOLI & GRANDI di Ottavia E. Molteni
PRESIDIO 27.06.2018
di Ottavia E. Molteni
Il presidio organizzato mercoledì 27
giugno nelle adiacenze del Palazzo Comunale (angolo “Giardino Antonino
Crisafulli”) merita a tutti gli effetti l’aggettivo “civico”. Per più di un
motivo.
Innanzitutto, perché gli
organizzatori sono cittadini comuni, seppure riuniti nella forma del comitato
(negli ultimi tempi in città ne sono stati creati diversi, legati ai servizi su
cui la Giunta è pronta a deliberare - o ha già deliberato - provvedimenti
giudicati lesivi della qualità dell’offerta: Asili Nido e Piccoli&Grandi, i
due esempi più immediati).
In secondo luogo, perché l’invito è
stato esteso all’intera cittadinanza, superando le divisioni partitiche o il
fatto di essere direttamente colpiti dalle decisioni di cui sopra. Un richiamo
alla solidarietà, accompagnato dallo slogan “Dobbiamo essere tanti. Dobbiamo
essere tutti”.
Infine, perché l’accesso al
microfono, utile a far arrivare la voce a chi si trovava all’interno del
Palazzo Comunale (Sindaco, Giunta e Consiglieri, giacché era serata di seduta
sui punti cardine del bilancio), è stato aperto e a disposizione di chiunque
volesse intervenire.
Si sono così ascoltate le
dichiarazioni preoccupate dei farmacisti alla vigilia della seconda serata di
Consiglio, dedicata alla deliberazione della vendita della srl in cui da
qualche anno è stata trasformata l’ex Azienda Speciale. Ed anche di chi
richiamava sul tema dell’emergenza abitativa, con particolare riguardo al
futuro delle famiglie della “Casa Rossa Rossa”. Una mamma ha parlato della
Piscina De Gregorio di Via Saint Denis, proiettando lo sguardo a settembre, con
la paura che anche per allora la struttura non sia accessibile a chi la
frequentava abitualmente.
Età e vissuti differenti sono
convenuti nel punto di raccolta del presidio, in un clima disteso che ha
lasciato del tutto inoperoso il corposo dispiegamento di forze dell’ordine
previsto.
Alcune tra le associazioni e forze
politiche aderenti hanno fatto ondeggiare nel vento le loro bandiere, mentre
Rossella Brunetti, una delle organizzatrici, leggeva un breve comunicato
firmato dal Comitato Genitori Piccoli & Grandi, distribuito a tutti i
presenti.
Ne riportiamo gli stralci principali: “Un anno volevano chiuderlo, per questioni di bilancio, ma a seguito della nostra protesta il servizio è rimasto attivo, subendo però un aumento delle tariffe, tanto che il numero degli iscritti si è ridotto.
Ne riportiamo gli stralci principali: “Un anno volevano chiuderlo, per questioni di bilancio, ma a seguito della nostra protesta il servizio è rimasto attivo, subendo però un aumento delle tariffe, tanto che il numero degli iscritti si è ridotto.
Abbiamo chiesto incontri, fatto
proposte per variare le tariffe, ma la nostra opinione non è mai stata presa in
considerazione. Nel mese di maggio hanno iniziato a circolare voci di una
prossima chiusura, dunque abbiamo richiesto un incontro all’Assessora
Pizzochera, ma non abbiamo ricevuto risposta […]
Quando la notizia di questa
manifestazione fa molto rumore, l’Assessora ci fissa un incontro prima che esso
avvenga. Sentendoci prese in giro, rifiutiamo l’incontro […]. Noi siamo LA
CITTÀ, dovremmo essere ascoltati prima che le decisioni vengano prese”.
Sul punto, come testata
giornalistica, dichiariamo l’interesse a pubblicare, in coda a questo articolo
di cronaca, un servizio con le dichiarazioni sul punto dell’Assessore
competente, Roberta Pizzochera. Per farci conoscere le sue disponibilità, può
contattarci alla mail: redazione@laltrasesto.com.
mercoledì 27 giugno 2018
Una cittadina scrive al Sindaco....RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO
Gentile Sindaco,
sono una cittadina residente a Sesto da 15 anni. Sono napoletana, ho vissuto e studiato a Napoli, a Perugia, in Germania, poi a Milano e nel 2003 sono approdata a Sesto, solo perché acquistare casa era più conveniente. Questa premessa mi serve a sottolineare il fatto che non sono legata a questa città da un senso di appartenenza per nascita. Non mi sento "sestese" insomma. Sono qui per "convenienza".
Però. I miei figli, seppur nati a Milano, sono qui dalla loro nascita e hanno, fin dai primi mesi utilizzato, con soddisfazione, praticamente tutti i servizi presenti , in gran numero, in città: Piccoli e Grandi, nidi – Nievo e XX Settembre, piccolo, accogliente luogo che la sua amministrazione, senza ancora dare una spiegazione plausibile, ha deciso di chiudere – piscine varie, Biblioteca Ragazzi (l’abbiamo vista cambiare, crescere, diventare un bel posto pieno di iniziative), Centri estivi comunali – Corridoni e Galli. I miei figli adesso frequentano la Scuola Rovani, ed anche quella, ahinoi, probabilmente, sembra, si mormora, chiuderà (anche in questo caso, nessuna informazione certa, solo voci che si inseguono e assessori che parlano a sproposito).
Questi servizi (ed altri) mi hanno fatto apprezzare una città non mia e hanno lasciato che la mia famiglia si integrasse – bene, direi- nel suo tessuto sociale. Dal canto mio, il mio nucleo familiare ha partecipato attivamente a rendere la città un luogo più vivibile: come membro (e nemmeno dei più attivi) del Comitato Genitori della Scuola Rovani Forlanini ho visto un gruppo di persone eccezionali spendersi per compensare carenze ataviche della scuola e per rendere l’istituto più "malfamato" di Sesto (eh, gli extracomunitari…), un luogo pieno di iniziative, di corsi, di momenti di socialità.
Le confesso, sono un’elettrice del PD, ma alle passate edizioni comunali mi sono astenuta, in quanto, seppur soddisfatta della qualità dei servizi della città, l’ho vista peggiorare nel corso degli anni, in termini di degrado generale, scarsa attenzione a parchi e giardini (tranne qualche eccezione), e ritardi nella manutenzione di alcuni degli edifici scolastici sestesi (tra cui, sicuramente, la Scuola Rovani). Non mi sono strappata certo i capelli al cambio di gestione cittadina, ritenendo fisiologico (e a volte utile) ogni tanto l’avvicendarsi di colori diversi nell’amministrazione di una città.
Però. Qui arrivo finalmente al dunque. Signor Sindaco, è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che le hanno dato la preferenza, l’andamento totalmente fallimentare della sua amministrazione. Fallimentare non è un attributo sufficiente, a mio parere, c’è proprio qualcosa di scellerato nel suo operato. La mia sensazione, ahimè non solo la mia, è che lei non stia amministrando a favore (della città , dei suoi abitanti, del decoro urbano, della cura del verde, ecc ecc), ma CONTRO. Contro tutto quello che è stato intrapreso in precedenza, senza curarsi di quanto ci sia di accettabile ed apprezzabile, con intento unicamente distruttivo. Contro ogni buon senso. Contro, in alcuni casi, anche l’interesse dei cittadini (le ricordo che dovrebbe essere il sindaco anche delle persone che non l’hanno votata).
Una sfilza di iniziative inutilmente muscolari si sono succedute da un anno a questa parte, una sfilza di provvedimenti inutili da campagna elettorale permanente.
L’esercito in città, i daspo temporanei, la lotta senza frontiere alla moschea sono solo alcuni esempi di iniziative da supereroe che si sono rivelate inutili. A me pare (ma magari mi sbaglio) non ci fosse un’emergenza tale a Sesto da reclutare soldati, e comunque, se fossi strumentale (ma tendo a non esserlo) potrei dirle che come vede l’esercito non serve ad evitare incendi di auto, aggressioni e omicidi (!) che ciclicamente interessano questa città (come ogni città del mondo). Rispetto ai daspo temporanei per l’invasione dei mendicanti: se pure i mendicanti in metro o fuori ai supermercati rappresentassero un problema davvero drammatico di Sesto, mi scusi, ma lei fa finta di non vedere? Si sta accorgendo che non è cambiato nulla nonostante l’agghiacciante festeggiamento con torta dei 200 daspo? E poi la questione controversa, infinita del presunto buco di bilancio, che non è un buco ma un disavanzo, strombazzata, urlata e poi raccontata con calma con un monologo che non offriva possibilità di contraddittorio. Bah.
Signor Sindaco, se questo atteggiamento di spavalda e pervicace chiusura che sta usando in maniera scientifica ha lo scopo di indisporre cittadini, vice sindaco, assessori, consiglieri, le faccio i miei più sinceri complimenti, ci sta riuscendo benissimo. Forse lo avrà notato da solo, è riuscito a far allontanare gran parte della componente civica che la ha improvvidamente appoggiata consentendole così di diventare il Sindaco di questa città; non solo, a me pare che la città sia pervasa da un malcontento che in questi 15 anni non ho mai sentito così palpabile. Mi viene davvero da dire: ma perché lo fa? Non si tratta di scelte impopolari, alle quali pure spesso un amministratore è costretto, no, lei proprio si è posto l’obiettivo di irritare i cittadini sestesi, annunciando chiusure di tutti i generi. Lei non amministra, chiude. Chiude tutto, nidi, locali destinati alla socialità, luoghi di aggregazione, piscine, associazioni, tutto un patrimonio di risorse costruito negli anni in questo cittadone, certo non bello, ma ricco di storia e di cultura del lavoro. Quali sono le prossime mosse? Chiuderà chiese, oratori, negozi, centri commerciali, sale consiliari? Le uniche cose che andavano davvero chiuse, signor Sindaco, erano le famose buche, ma sono sostanzialmente tutte lì, simbolo del fallimento di questo anno di amministrazione. Chiudiamo anche i giardini? A proposito di questi ultimi, e qui proprio non mi sento di scherzare, gentile Sindaco, un consiglio: se si intitola lodevolmente un giardino a Falcone e Borsellino, si ha il DOVERE di farlo risplendere di bellezza e pulizia per rispetto dei due giganti a cui è dedicato, e invece, è lasciato al degrado di sporcizia, terra ed erba alta.
Signor Sindaco, per concludere, onestamente, non ho capito dove lei e la sua giunta vogliate arrivare. Non vedo un progetto concreto, non una visione a lungo termine, solo affermazioni lanciate a caso, che non fanno altro che destabilizzare i cittadini e "puniscono" l’amministrazione precedente anche laddove quest’ultima non ha responsabilità. A me sembra lei stia facendo un giro in giostra e che presto scenderà senza troppo interesse. Solo che in giostra ci siamo anche noi, che abitiamo in questa città, ma lei sembra essersene dimenticato.
Cordialmente,
Lettera Firmata
lunedì 25 giugno 2018
VILLAGGIO FALCK " PERIFERIA DELLA PERIFERIA" di Ottavia E. Molteni
ORO DI COLORI SULLA TELA di P. Lezziero
Dopo il ricordo di Umberto
Seveso, ospitato sullo scorso numero de L’Altra Sesto, abbiamo ricevuto una
nuova testimonianza sull’opera del pittore sestese dal Prof. Paolo Lezziero,
già firma del nostro periodico.
Il giornalista, scrittore, e
poeta, ci affida il ritratto di un artista, capace di trasfondere un “oro di
colori sulla tela”.
Torniamo però alle parole del
Prof. Lezziero, che ci paiono rivestite della forma di una lettera rivolta al
contempo al pittore sestese e a tutti noi che abitiamo in questa città: “È
la pittura, sono i colori, che partono dalle mani prodigiose di Umberto Seveso
e vivacizzano volti, figure, ambienti che lui ha vissuto e che gli hanno
lasciato un segno. Una impressione. Una storia che deve raccontare e passare ad
altri, coinvolgente ed assoluta.
Ecco le teste, le donne semplici o
di vita, i personaggi, gli ambienti come la fabbrica, la corte dove è nato, la
chiesa e le strade della sua città, Sesto San Giovanni.
I ricordi della Resistenza, con una
terribile immagine di fucilati, o i ritratti di persone fuori dalla mischia
sociale, ma disperatamente dentro, come il “prufessur Cazzola”, un poveraccio
che andava nelle osterie a suonare la sua armonica per raccogliere i soldi per
una michetta farcita da consumare subito. Sono questi i personaggi che il
pittore sestese ha conosciuto e sente come facenti parte del suo mondo
esclusivo che riporta con colori delicati o macchie espressive adatte a formare
un racconto, una storia.
É l’operaio che sulla sua bicicletta
segue l’automatismo e il destino del suo percorso verso la fabbrica, asilo
sicuro di poco ma sicuro guadagno e di crescita sociale, come il reparto di
lavoro che lo lega ai compagni spesso nella lotta sociale, nella produzione che
deve essere garantita.
O i protagonisti del mondo della
boxe, sua attività e passione giovanile, fonte di dolore e di duelli con altri
come lui, che lo porta a disegnare volti devastati, base della lealtà contro
avversari e non nemici.
La pittura dell’artista sestese è un
dono rivolto a tutti, una ricchezza che va condivisa con colori a volte
delicati, a volte forti. Donne, uomini e ambienti sono saldamente
rappresentati, storie della sua vita e del suo tempo, con generosità e con
amore.
Coerente per tanti anni, fedele al
mondo e ai segni delle sue tele, spesso misteriose, ma sempre ricche e
affascinanti, Umberto Seveso ha lasciato un forte ricordo in chi lo stimava e
lo amava.
Paolo Lezziero
L'ASTERISCO "quotidiano"
Il Presidente del Consiglio Comunale di Sesto Giovanni Fiorino, si è esibito in una performance
canora nella sala consiliare , durante la consegna dei "Giovannini d'oro".
Una manifestazione che per natura ha una solennità trasformata in un Karaoke.
Peccato che la sede era quella istituzionale e non la pizzeria " da Ciccio
Formaggio"
L'ASTERISCO "quotidiano"
Due gravi fatti di sangue si sono verificati nelle ultime ore a Sesto. Tutto è
avvenuto a ridosso dell" autocelebrazione del sindaco e dell' assessore alla
sicurezza, che hanno presentato dati conosciuti solo a loro, per suffragare la
tesi che da quando amministrano la città è più sicura. Alla faccia del
...bicarbonato.
"Giovani Sestesi e le Pari Opportunità" di Ottavia E. Molteni
Alla serata “Le pari opportunità”,
organizzata dalla Lista Civica Giovani Sestesi presso gli spazi della
Biblioteca Centrale di Via Dante 6, non si può dire che mancassero parte dei
“fili” che contribuiscono a costruire la “trama” del tessuto sociale: dal mondo
associativo, ai cittadini attenti e partecipi, sino ai potenziali utenti dei
servizi.
Il grande assente (di là
dall’assessore competente in materia, Alessandra Magro, che ha aderito
all’incontro, salvo poi non presentarsi e risultare irraggiungibile al
telefono) - “ordito” in grado di costruire un disegno definito di indirizzo per
il governo della materia - è risultata tuttavia la Politica con la ”P”
maiuscola.
Suona persino strano dirlo, giacché
intorno al tavolo dei relatori, moderati dal giornalista Franco Pontoriero
(direttore della testata Dialogo News), erano sedute due consigliere comunali
delle forze di opposizione (in ordine alfabetico: Serena Franciosi - Movimento
Cinque Stelle; e Loredana Pastorino - Partito Democratico), la ex presidente
del Comitato Pari Opportunità, Monica Zaccarini; la giovanissima Barbara Macchi
(Giovani Sestesi), al suo debutto pubblico; e l’Assessore ai Servizi Sociali,
Roberta Pizzochera.
La babele di micro-concetti che
attorniano quello più ampio di “pari opportunità” è apparsa già nel momento di
fornire un’accezione delle due parole.
Ha ragione la consigliera Pastorino
quando parla di un grande “contenitore” entro il quale sono riposte tutte le
contrapposizioni di genere, di ceto, politiche, di orientamento? Oppure Monica
Zaccarini, che circoscrive l’area all’urgenza della persistente discriminazione
nei confronti delle donne? O, ancora, l’assessore Pizzochera, che ha accennato
invece al mondo della disabilità?
Tra battaglie ideologiche e/o
culturali; l’accento posto sul fatto che “l’avanzare delle pari opportunità è
frenato dall’applicazione di ‘etichette’ e che occorre iniziare a vivere il
quotidiano con più libertà” (R. Pizzochera); il richiamo della consigliera
Franciosi (che poi, dopo un momento di contraddittorio polemico con la platea,
si alzerà e lascerà l’incontro) a trattare certe tematiche in “maniera laica”,
ci piace riportare il pensiero di Barbara Macchi: “Quando lo stereotipo viene
infranto, emerge la realtà e le differenze si tramutano in risorse e in valore
aggiunto”.
Al momento, tuttavia, a Sesto San
Giovanni gli spazi riservati al sostegno alle diversità vivono un momento buio.
Ricordiamo infatti che, subito dopo il suo insediamento, il sindaco Roberto Di
Stefano ha decretato l’uscita del Comune dalla RE.A.DY, la Rete delle
Amministrazioni Comunali Anti Discriminazione per orientamento sessuale e
identità di genere.
È invece di questi giorni la notizia
del mancato rinnovo della convenzione legata allo sportello LGBT, offerto
presso gli ambienti di Informagiovani in zona Rondò. Nel chiarire che era
scaduto già da fine marzo scorso e che quindi da allora il servizio non aveva
più funzionato, l’assessore Pizzochera ha anticipato che è in fase embrionale
il progetto di uno sportello destinato alle fasce giovanili più a rischio lungo
il processo di maturazione ed evoluzione di sé, così da riuscire ad
abbracciare, con un unico servizio, molteplici possibili problematiche.
Dovrebbero esservi coinvolti gli educatori che operano presso Informagiovani, nonché
il mondo associativo.
Paolo Vino, Segretario dei Giovani
Sestesi, ha concluso la serata ringraziando le persone intervenute al tavolo
dei relatori.
Non prima però di aver risposto alla
domanda pervenuta dalla platea su quali siano le posizioni della formazione
politica sulla materia oggetto dell’incontro: “Parla la nostra storia.
Quest’anno ricorre il ventennale della Lista Civica dei Giovani Sestesi, che ha
sempre affrontato tante tematiche, anche quelle più scomode e impopolari.
Tornando indietro nel tempo, abbiamo parlato più volte dei diritti dei
cittadini, della situazione della comunità islamica locale e del progetto della
moschea. Siamo entrati a gamba tesa su temi scottanti, come farmacie comunali,
polizia locale, CDD, mense scolastiche, disabili, giustizia, lavoro, commercio,
parrocchie. Potrei andare avanti ancora a lungo, ma mi fermo qui.
Come Giovani Sestesi rivendichiamo
scelte fatte dai banchi dell’opposizione per il bene della città, quali il
risanamento delle Farmacie Comunali. Contestiamo pertanto fortemente la
semplice ipotesi dell’attuale amministrazione Di Stefano di VENDERLE PER FARE
CASSA. Per noi non rappresenta il giusto modo di governare e amministrare il
bene pubblico.
Quanto all’assenza alla nostra
serata sulle Pari Opportunità dell’assessore Magro, possiamo solo rilevare che,
non presentandosi, ha impedito a noi e ai cittadini interessati di comprendere
fino in fondo la posizione dell’amministrazione e di porre/lasciar porre
domande mirate sul tema. Non possiamo tuttavia non prendere atto al contempo
dell’assenza di forza politiche di centro-sinistra, che dovrebbero avere il
tema delle Pari Opportunità nel loro DNA.
Come si è potuto leggere in questi
mesi, la posizione politica della Lista Civica Giovani Sestesi è molto chiara.
Vantiamo un forte collegamento con il territorio e una forte presenza tra i
cittadini. Continueremo pertanto a lavorare per il bene della città, cercando
di evidenziare temi su cui è possibile una convergenza con il fine di preparare
un nuovo progetto di città, che risponda più alle esigenze dei cittadini e un
pochino meno alle logiche partitiche”.
Ottavia E.Molteni
Ottavia E.Molteni
venerdì 22 giugno 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
Il deputato leghista Armando Siri durante la trasmissione Tagadà
ha affermato : " ... Toninelli “non è ministro”. DaniloToninelli, eletto con il
M5S, è proprio il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, ministero di cui
Siri è sottosegretario. Nulla di male, senza volerlo ha reso pubblico il
pensiero di milioni di italiani
mercoledì 20 giugno 2018
lunedì 18 giugno 2018
domenica 17 giugno 2018
La “Camminata del sorriso” di Ottavia E. Molteni
Camminata del sorriso al Parco Marx
La “Camminata del sorriso”,
organizzata dalla associazione “Il sorriso nel Cuore onlus” per domenica 17
giugno presso il Parco Marx, ha rappresentato un importante momento collettivo,
che si presta, a nostro avviso, a varie letture.
È stato innanzitutto un ritrovo
solidale, grazie alla raccolta fondi interamente destinata all’acquisto di una
poltrona multifunzione per i pazienti del Reparto di Oncologia dell’Ospedale
Città di Sesto San Giovanni sottoposti a chemioterapia.
Ma anche un momento per mettersi alla
prova lungo il percorso ad anello disegnato all’interno dello spazio verde
cittadino. Sei giri, a coprire una distanza complessiva di circa cinque
chilometri.
In ultimo, a riassumere le altre due
dimensioni, una festa nella Festa (quella di San Giovanni), organizzata da
Sesto Proloco e partita in data 16 giugno con un calendario di eventi
itinerante.
Bambini, ragazzi, adulti di varie
età. Amici a quattro zampe. Camminando o correndo. Concentrati nello spingere
al massimo oppure rilassati a chiacchierare a gruppetti. Sorrisi e colori, come
il bianco e l’azzurro dei palloncini offerti da uno dei tanti sponsor (gli
altri hanno pensato ai premi per i primi dieci classificati, nonché a quelli
per i più piccoli e gli anziani iscritti): “La camminata del sorriso” è stata
tutto questo.
In apertura e chiusura dell’evento si
sono registrati alcuni saluti istituzionali. Da quello del sindaco Roberto Di
Stefano, che ha svestito letteralmente l’abito che indossava (camicia) per
indossare la maglietta fornita a tutti i partecipanti insieme al pettorale e
alla sacca con una serie di gadget. Alle parole degli assessori Roberta
Pizzochera (Istruzione) e Maurizio Torresani (Commercio), impegnati nella prova
fisica.
Miriam Pacetti, presidente della
associazione “Il sorriso nel cuore onlus” ha colto inoltre l’occasione per
consegnare un riconoscimento ai volontari sestesi della Associazione Nazionale
Carabinieri.
Ottavia E. Molteni (pettorale 025)
sabato 16 giugno 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
La norma è chiara: ai consiglieri comunali la documentazione con tutti gli allegati sul bilancio consuntivo va consegnata 20 giorni prima della convocazione del consiglio, pena l'annullamento della delibera, che vorrebbe dire scioglimento del consiglio comunale. Bene la giunta di #noisiamodiversi# capeggiata da Superman Di Stefano, ha inviato la documentazione ai consiglieri comunali il 15giugno e convocato il consiglio per il 27 giugno. #lacitta'stacambiando# Dettofatto
Le parole di mamma Elisabetta al suo piccolo amore
venerdì 15 giugno 2018
Tra sorrisi e lezioncine.... Il guardiano del faro
L'ASTERISCO "quotidiano"
Il sindaco Di Stefano nel suo comizio sul cosiddetto buco di bilancio tenuto allo Spazio Arte , dopo pochi minuti ha detto: " avevamo 14 milioni di fornitori da pagare". La Confcommercio, la Confedilizia e la Confindustria hanno chiesto a gran voce la nomina del nostro sindaco a Ministro dell" Economia
Problemi internazionali? Il comune ci beve su
L'ASTERISCO "quotidiano"
L'assessore Pizzochera, nota per la sua riservatezza e per un'innata propensione a stare sempre dietro le quinte, ad una domanda di una cittadina sul perché della sua presenza alla riunione che la giunta ha organizzato al quartiere Rondinella sul Pgt ha risposto:" ...nei tavoli di lavoro del pgt presto la mia professionalità in qualità di moderatore..." Poi si è guardata allo specchio e si è applaudita.
giovedì 14 giugno 2018
L'ASTERISCO
L'ASTERISCO de L'Altra Sesto
Un articolo sull' Altra Sesto cartaceo riguardante l'ex
vicesindaco Gianpaolo Caponi, ha suscitato le ire sue e di alcuni suoi elettori. Mi si
rimprovera di aver utilizzato una foto che lo ritrae insieme alla sua consorte
mentre fa il baciamano. Bene, è una foto già ampiamente pubblicata nel mondo del web, da Caponi
stesso sui social. L'articolo, come tutti gli articoli della rubrica è di un
taglio ironico. Facciamo ironia, partendo da analisi di quello che normalmente
accade. Come tutti, possiamo sbagliare. Sbagliano i politici, i presunti tali,
e quelli che si avventurano in battaglie che poi non sanno condurre.La
differenza è che l'immaturità e la poco capacità all'autocritica porta molti
all'acredine e ad avere i paraocchi. Io dirigo un giornale di opinione, che da
spazio a tutti e, se vuole Gianpaolo Caponi è benvenuto anche per tenere una sua
rubrica. Molti di quelli che scrivono sono lontani mille miglia dalla Lista Civica Giovani
Sestesi. Ma io agisco in nome del pluralismo e cerco di rendere godibile la
lettura, che guarda caso raggiunge con successo decine di migliaia di persone.
Gli articoli delle rubriche, compresa quella che contesta Gianpaolo Caponi sono sotto la
mia esclusiva responsabilità. Quindi se l'ex vicesindaco vuole muovere critiche
personali, non vada molto lontano: le faccia a Paolo Vino.
E poi su con la vita, perchè come diceva l'indimenticabile Tonino Guerra :“L'ottimismo è il profumo della vita.” .
martedì 12 giugno 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
L'amministrazione comunale di Sesto organizza un assemblea pubblica alla Rondinella, per illustrare ai cittadini la nuova viabilità del quartiere.
Oltre agli assessori competenti, partecipano i consiglieri Vincelli, Ghezzi e Aiosa, che firti di aver consumato un anno a far niente, dopo essere passati da una lista all'altra, hanno pensato bene di indicarlo sul manifesto istituzionale. Così per evitare di dimenticarsi di esistere
Il PD non fa opposizione, le associazioni invece sì
lunedì 11 giugno 2018
IL SOGNO DI SOPHIE di Ottavia E. Molteni
La miscela de “Gli Alchimisti
dell’Erasmo”: dai palchi di Broadway a Sesto San Giovanni
di Ottavia E. Molteni
Sorregge la trama, ma per il cast
formato da “Gli Alchimisti dell’Erasmo”, che per due sere consecutive hanno
portato in scena al Teatro Vittoria “Il sogno di Sophie” ispirato al celebre
musical “Mamma mia”, ha rappresentato la perfetta chiusura per lo spettacolo di
fine laboratorio annuale, affidato alla regia di Ludovico Maria Travaglia.
“I have a dream”, canta la giovane
Sophie, che vive su un’immaginaria isola della Grecia insieme alla madre Donna
Sheridan, titolare di una pensione. “A fantasy/to help me through reality”: la
ragazza, prossima alle nozze, fantastica di essere accompagnata all’altare dal
padre, di cui ignora però l’identità. Per raggiungere il suo obiettivo,
architetta così uno stratagemma. Invita a nome della madre i tre uomini con cui
Donna ha intrattenuto una relazione all’epoca del concepimento. Con la speranza
non tanto segreta che le basterà uno sguardo per sentire il richiamo del
sangue…
Sono gli elementi principali attorno
a cui va costruendosi la vicenda narrata, che combina recitazione, canto e
ballo. Non può quindi mancare un ringraziamento a chi ha seguito il gruppo di
studenti del liceo cittadino: per replicare al meglio le sonorità degli ABBA,
Giulia Ceraolo e Chiara Imperatore; la Imperatore ha lavorato anche sulle
coreografie, insieme con Marta Russo.
Le battute, scritte da Omar Al Deek,
hanno acquistato forza e credibilità grazie alle scenografie curate ancora
dalla Ceraolo e da Ernesto Guido Gatti. Anche Andrea Spedale, Paride Vocca e
Francesca Donzella, in qualità di assistenti alla regia e collaboratori, sono
saliti sul palco per ricevere l’applauso del pubblico da tutto esaurito in
entrambe le serate in cartellone.
Il risultato di un anno di lavoro si è tradotto in uno spettacolo ben curato e coinvolgente. Il cast - composto da veterani e ragazzi alle prime esperienze - ha consentito a chi era seduto in platea di passare un paio d’ore davvero piacevoli, trascinati da canzoni, proposte in lingua originale, che appartengono di diritto alla storia della musica internazionale. Non resta ora quindi che aspettare che la campanella ritorni a suonare per sapere su quale testo orienteranno la scelta “Gli Alchimisti dell’Erasmo”, nati sette anni fa dalla volontà di alcuni studenti del complesso di Viale Italia di passare del tempo assieme in allegria.
Il periodo del liceo passa in
fretta. Ecco perché all’interno del gruppo vi è un passaggio di testimone
continuo. Per mantenere viva quest’esperienza così bella, che raduna e aggrega
moltissimi giovani il venerdì pomeriggio dopo la scuola, e insieme il ”sacro
fuoco dell’arte”.
Il Direttore Paolo Vino e la
redazione del periodico “L’Altra Sesto” ringraziano “Gli Alchimisti
dell’Erasmo” per l’invito rivolto.
E' uscito il numero di Giugno 2018 de L'ALTRA SESTO
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