mercoledì 16 gennaio 2019

L'ABCDEros "online"


Dopo aver abbandonato la Giunta, senza nessuna incontro pubblico per spiegarne le motivazioni, l'ex Vice Sindaco Gianpaolo Caponi e l'ex Assessore ai servizi sociali Angela Tittaferrante, sono pressoché scomparsi dalla vita Politica sestese.

Hanno probabilmente preferito lavorare in silenzio con quel che resta di Sesto nel cuore, sempre meno, per portare avanti quei valori nei quali credono. Orfana del proprio candidato Sindaco, la coalizione civica ha cercato coerenza nella scelta di seguire il patto di apparentamento, sostenendo il Sindaco Di Stefano che, per la verità, sembra divertirsi parecchio nel metterli in difficoltà.

Il leit motiv del buco di Bilancio non potrà assicurare la via d'uscita per ogni scelta impopolare e, soprattutto, non dovrebbe essere accettata dai partner politici del Sindaco come unica motivazione per qualsiasi scelta politica.

Questo perché lui si muove su un altro piano a livello comunicativo. Tutto diventa utile per rafforzare la sua figura di uomo di centrodestra a livello territoriale, le scelte fatte in città relativamente a questioni prettamente comunali, se non inserite all'interno di un piano che preveda azioni legate da un vero filo conduttore programmatico, rischiano di lasciare in braghe di tela i suoi compagni di banco che affrontano quotidianamente la "piazza".

L'altra sera in Consiglio comunale l'esempio della maggioranza è stato pessimo e lampante: CIVISMO = QUALUNQUISMO.

Nell'accezione peggiore del termine, che si distacca quindi dal pensiero del Giannini che, seppur per me incondivisibile, un'idea chiara l'aveva.

Non ci si poteva aspettare nulla di diverso dall'accozzaglia partitica e ancor meno dal Sindaco Di Stefano che, per assurgere agli onori o meglio, ai disonori della cronaca, probabilmente non avrebbe problemi a patrocinare neanche una conferenza di D. Irving.

Mi aspettavo sicuramente di più da altri per i quali, la parola inesperienza, dovrebbe ormai essere un lontano ricordo. Ma tant'è, si riesce ormai a vedere non più rospi ma quotidiani inghiottimenti di rane toro, al limite del sopportabile, si spera.

Perché, se invece quella mostrata di recente dal civismo di maggioranza è la sua vera faccia, credo abbiano preso in giro parecchia gente, anche questa è abilità.

Eros de Noia

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