giovedì 27 settembre 2018
mercoledì 26 settembre 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
L'amministrazione comunale informa che Piccoli e Grandi sarà
riaperto il 1° ottobre. Benissimo, era ora. Peccato che nello stesso articolo
apparso sulla cronaca locale di un quotidiano nazionale , si precisa che :"
...le iscrizioni non sono ancora possibili: solo nei prossimi giorni il
municipio informerà su tempi,modalità di accesso..." Con calma e senza
affannarsi.
#lorosonodiversisestostacambiando#
Anche quest'anno AIDO propone la Giornata Nazionale "Un Anthurium per l'informazione"
Anche quest'anno AIDO propone la Giornata Nazionale
"Un Anthurium per l'informazione"
Il Gruppo Comunale AIDO di Sesto San Giovanni , che quest'anno festeggia il 40°di
Fondazione, sarà presente in Piazza Petazzi Sabato 29 e Domenica 30 Settembre 2018 dalle
9,00 alle 18,00 per sensibilizzare, informare e raccogliere dichiarazioni di volontà
positiva alla donazione al fine di diminuire il divario esistente
tra numero di pazienti in attesa di trapianto e disponibilità di organi .
Congiuntamente all'informazione, come autofinanziamento verranno offerte
delle piantine di Anthurium , l'incasso sarà
finalizzato ad altre campagne informative .
lunedì 24 settembre 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
IL sindaco Di Stefano ha inaugurato con tanto di taglio del nastro, dopo il lavori di manutenzione, la riapertura del sottopasso Campari.
Scelta subliminale foriera di grandi avvenimenti. Noi stiamo per inaugurare la nuova cucina di casa.
Abbiamo predisposto il nastro. Il sindaco è invitato.
Quando il ridicolo diventa normalità #lorosonodiversi#
L'ASTERISCO "Quotidiano"
"Domenica 23 settembre 2018 alle ore 18.00 alla presenza di Rfi e del Sindaco Di STEFANO riapriremo alla circolazione il sottopasso Campari dopo gli interventi di manutenzione straordinaria. In poco più di un mese abbiamo messo in sicurezza per i prossimi anni un’opera fondamentale per la circolazione sestese...Manutenzione stradale avanti a tutta forza" Così ha postato l'assessore all'urbanistica del comune di Sesto.
A quando l'inaugurazione dell'acqua calda?
venerdì 21 settembre 2018
martedì 18 settembre 2018
lunedì 17 settembre 2018
LA VERITA' SULLO STADIO NELLE FALCK di Asterisco
LA CASERMA CADE A PEZZI di Giorgio Oldrini
L'ASTERISCO "quotidiano"
Nuovi appuntamenti per l'amministrazione comunale di Sesto. Dopo
l'inaugazione del cancello del centro sportivo Manin, sono in previsone per i
prossimi mesi: l'inaugurazione del lucchetto e in successione, anche quella
delle relative chiavi. Il tutto si concluderà con una grande torta,
rigorosamente verde pisello.
#lorosonodiversisestostacambiando#
domenica 16 settembre 2018
L'ITALIA E' UN PAESE CHE NON SA PRENDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA' de IL CAVALIERE INESISTENTE
IL PUNTO DI VISTA: La Politica a colpi di slogan
sabato 15 settembre 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
Sarà pure una convinta liberale seguace di Cavour e di Olivetti, ma non riesce
mai ad accettare con serenità le osservazioni critiche. Le scatta una molla
incontrollabile che la porta a straparlare.
Roberta Pizzochera definisce
soggetti dall'ipertrofico i suoi critici. Certo che detto dall' assessore
all' educazione e politiche sociali rappresenta il massimo della
sguaiatezza.
#lorosonodiversi#.Ce ne siamo accorti.
IL TUO TALENTO E' UN DONO PER IL MONDO
L'approfondimento di Ottavia E. Molteni.
di OTTAVIA E. MOLTENI
Alla
vicenda dell’occupazione – e del successivo sgombero – dello stabile ex
Alitalia in zona Marelli a Sesto San Giovanni (MI) vanno ascritte due fasi
temporali distinte. L’una – la narrazione – viaggia su un piano temporale
pressoché sincronico e presuppone la presenza, in un dato momento e luogo, di
uno o più soggetti testimoni. Contempla inoltre generalmente poche voci degne
di reale autorevolezza.
L’altra
fase – la ri-narrazione -, si presenta invece avulsa dal movimento delle
lancette dell’orologio e si prospetta come esercizio più collegiale. È la
pratica a cui più di una persona – compresa la scrivente – si è dedicata nelle
ore e nei giorni interessati dalla vicenda (e anche dopo, per la verità) nel
contesto delle piattaforme social. Una dinamica che ha visto confrontarsi
versioni antitetiche per contenuto e per spirito anche da parte di chi ha
assistito in diretta allo svolgersi degli eventi (sgombero in primis,
l’occupazione è infatti partita nella tarda serata di sabato 1 settembre per
concludersi a notte inoltrata).
Tali
evidenti disparità a livello di racconto ci hanno portato a domandarci dove
risiedesse la verità dei fatti. Non volendo prendere le difese di alcuna delle
due parti in causa (amministrazione comunale sestese e collettivo sociale “Aldo
dice 26x1”), abbiamo deciso di lasciare a voi lettori de L’Altra Sesto
stabilire quale versione della “storia vissuta due volte” (in tempo reale e
narrata) vi sembri più “plausibile”. Riporteremo pertanto, in due testi
distinti, le “voci” di Sindaco e Giunta, da una parte, ampiamente presenti su
Facebook con post ampiamente seguiti e commentati; e, dall’altra parte, di
Wainer Molteni, componente del Collettivo, che siamo stati a intervistare nella
serata di lunedì 3 settembre u.s.
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Per
rispetto istituzionale partiamo con Roberto Di Stefano. Così informava i suoi
amici virtuali dell’avvenuta occupazione dell’ex Alitalia: “OLTRE 100 ABUSIVI
OCCUPANO STABILE PRIVATO A MARELLI AGGREDENDO LE FORZE DELL’ORDINE. Questa
notte mi son recato in Piazza Don Mapelli per cercare di sventare l’occupazione
dell’ex stabile Alitalia. Purtroppo in mancanza di ulteriori volanti e uomini
gli abusivi hanno aggredito le forze dell’ordine per entrare nello stabile. Un
agente della polizia locale è rimasto contuso. Chiediamo un intervento
immediato con lo sgombero degli occupanti, soprattutto immigrati, provenienti
da Milano. Occupare è un reato e un insulto alle persone oneste che sono in
graduatoria e attendono la casa popolare”.
Dopo
che in data 3 settembre u.s. il Primo Cittadino di Sesto San Giovanni era
riuscito a far convocare, con la formula dell’urgenza il Comitato per l’ordine
e la sicurezza pubblica in Prefettura, l’ultimo tassello arrivava dalla
Circolare inviata dal Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno Matteo
Salvini già in data 1 settembre 2018. Un documento che accelera sui tempi di
esecuzione degli sgomberi, a cui deve essere agganciato un censimento degli
occupanti. “Non possono essere sottovalutate le difficoltà che gli operatori
sociali potranno incontrare nell'esecuzione dei suddetti accertamenti – si
legge nella Circolare -. Pur tuttavia tali operazioni devono essere condotte
con la massima rapidità, sfruttando, ove possibile, le risultanze dei registri
di anagrafe, o anche dei dati in possesso di altre pubbliche amministrazioni,
nonché degli stessi Servizi sociali per quegli occupanti che già beneficiano di
eventuali prestazioni assistenziali”.
Il
giorno immediatamente successivo alla riunione di cui sopra, Di Stefano plaude
sempre su Facebook alla “vittoria della legalità”, annunciando l’avvio delle
operazioni per allontanare le persone dall’ex stabile Alitalia. Quelli che lui
ha definito a più riprese “professionisti dell’occupazione” che vorrebbero
vedersi corrispondere, con la forza, trattamenti di favore rispetto agli onesti
che aspettano il proprio turno, rispettosi delle regole, per ottenere una casa
popolare. D’altronde “legalità” è una delle keyword della Giunta diretta da
questo sindaco.
Sulla
scia della soddisfazione per aver portato la città a essere la prima a mettere
in pratica il disposto della circolare del Ministro Salvini, Di Stefano cambia
però argomento a stretto giro e torna a più consuete questioni amministrative.
Altri
profili social legati a esponenti della Giunta non perdono invece il grado di
bollore. I violenti dipinti dal Sindaco si mutano in aggressori di tutori
dell’ordine e giornalisti. A sorpresa, però, non è l’Assessore alla partita a
scatenarsi (Claudio D’Amico) – che parla di occupanti al 90% stranieri arrivati
da Milano (corretto: si spostavano da Via Oglio) -, bensì il collega Antonio
Lamiranda, che collega all’evento un “preciso disegno politico della sinistra”
e continua affermando: “È’ apparso da subito che dietro ad un centinaio di
stranieri con bambini usati come scudi umani manovravano noti esponenti della
sinistra estrema milanese. Avevano
attrezzi per lo scasso / telecamere per riprendere le scene dell’occupazione
pro domo loro / macchine fotografiche. Chi ha un fabbisogno abitativo non è
così attrezzato”.
Incalzato
nelle ore e nei giorni successivi allo sgombero, l’assessore Lamiranda
pubblicava sui social in data 05.09.2019 uno stralcio della “Relazione di PG
del 02.09.2018”: “Alle ore 2.30 circa del 02/09/18 .. iniziava una violenta
calca per sfondare l’ingresso. Gli agenti e gli esponenti politici presenti
venivano scaraventati via e nella circostanza l’agente di PL ... veniva colpito
in modo violento. NON ERA POSSIBILE EFFETTUARE UNA RESISTENZA PERCHE’ TRA LE
PERSONE CHE FACEVANO IRRUZIONE ERANO PRESENTI MINORI” (quest’ultima frase era
scritta così, proprio in maiuscolo).
Bambini
che sono stati protagonisti anche in occasione dell’epilogo della vicenda,
giacché si è parlato, al termine dell’operazione, di 25 minori presi in carico.
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Passiamo
al racconto che ci ha concesso Wainer Molteni di “Aldo dice 26x1” (riguarda
l’occupazione e i progetti per l’ex Alitalia. Dopo lo sgombero da Sesto e
l’occupazione di una delle torri Ligresti di Via Stephenson, non abbiamo ancora
avuto modo di ricontattarlo)
“Parto
con il raccontarvi il progetto, nato a 100 metri da qui nel 2014. Riguarda il
reinserimento sociale completo di famiglie sfrattate per morosità incolpevole,
tutte in lista d’attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare in
Lombardia. Qui con noi adesso abbiamo nuclei che hanno dormito con i bambini al
Parco Trenno, piuttosto che in macchina. Nel corso di questi quattro anni
abbiamo accompagnato sino alla fase dell’assegnazione oltre 150 famiglie. Il nostro
è un progetto autosostenuto. Auto-sostenibile. A costo zero. Ospitiamo solo
soggetti che per dieci anni almeno abbiano pagato le tasse in Lombardia.
D’altronde, se non l’avessero fatto, non avrebbero i requisiti per l’accesso a
una casa popolare. Dove siano nati, a me personalmente non interessa. Il nostro
obiettivo è far sì che le persone non debbano vivere per strada mentre
aspettano la casa popolare, o, in alternativa, pesare per centinaia di euro al
giorno sulle casse dei comuni. Tra lo sfratto e l’assegnazione queste famiglie
vengono abbandonate dalle amministrazioni comunali per un gap sempre più lungo,
perché oggettivamente non ci sono disponibilità immediate”
Molteni
inserisce a questo punto una considerazione: “Viviamo in un paese con più case che
abitanti, non ci dovrebbero essere quindi persone che non l’hanno. Solo a Sesto
San Giovanni ci sono milioni di metri quadri di stabili che potrebbero essere
destinati a questo scopo. Basterebbe una firma del Sindaco, perché anche gli ex
uffici – come questo di Alitalia – cambino destinazione d’uso e possano essere
usati. Visto che questo immobile sembra non servire alla compagnia aerea, penso
che il Sindaco potrebbe richiedere di poterne fruire in comodato d’uso e usarlo
come ostello sociale”.
A
questo punto il discorso scivola inevitabilmente sui termini duri utilizzati da
Di Stefano e collaboratori per descrivere il comportamento dei diretti
antagonisti. Molteni ci descrive così la sera dell’occupazione dello stabile in
zona Marelli: “Io la definirei una notte di stanchezza. Venivamo infatti da
quattro posti visitati nell’arco della giornata e lasciati volontariamente
perché in condizioni invivibili. Per la scelta degli immobili è indispensabile
da parte nostra il rispetto di alcuni standard, perché abbiamo bambini e
famiglie gravate anche da problematiche di invalidità. Questo non ci consente
di vivere in ambienti insalubri”.
“L’ex Alitalia è oggettivamente l’unico
stabile rimasto in Milano e il suo hinterland ancora vivibile. Oltretutto, a
due anni di distanza da quando ce n’eravamo andati da qui, c’era ancora la luce
accesa al secondo e al nono piano. Un vero insulto. Almeno l’avessero
recuperato nel frattempo... Invece è successo come per l’Impregilo, ancora
vuoto”.
“Abbiamo
occupato l’immobile verso le 22.30. Eravamo circa duecento persone, con 57
nuclei famigliari censiti dal Comune di Milano. 50% italiani, 50% provenienti
da altre 26 culture di nascita. Alle 00.30 ci trovavamo tutti in riunione al
secondo piano. Un agente della Digos (Molteni fa il cognome, ma noi preferiamo
non citarlo, NdR) si è offerto come tramite. Con una stretta di mano avevamo
raggiunto un accordo per restare qui per un tempo breve – inizialmente una
settimana -, che a noi risultava tuttavia utile per aprire un dialogo con la
proprietà. Dialogo che abbiamo aperto nel pomeriggio, chiedendo il comodato
d’uso per tre mesi in funzione della custodia sociale (allo scadere di quel ci
sarà un bando relativo a Via Carbonia, città di Milano) e offrendoci di pagare
ad Alitalia 1.500 euro al mese quale contributo spese, come avevamo fatto fino
al primo agosto scorso in via Oglio. Trascorso quel trimestre riconsegneremo le
chiavi alla proprietà. Domani (il giorno dello sgombero. NdR) manderemo mail
formale all’azienda con in copia anche il sindaco Di Stefano”.
“Tornando
all’occupazione, dopo la stretta di mano con l’agente della Digos, l’aria si è
stemperata. È partito l’applauso delle mamme e dei bambini, contenti perché
finalmente potevano andare a dormire. Io ho detto a loro di tornare in via
Oglio e che noi uomini ci saremmo fermati a pulire, a fare la polvere. Dopo
però che le mamme con i bambini sono scese e, dietro a loro, la polizia con il
Sindaco, quest’ultimo ha ordinato di chiudere la porta e di formare il cordone.
Alle spalle erano rimasti cinque o sei del nostro collettivo, a cui il sindaco
ha detto di uscire. Noi allora ci siamo seduti per terra, in segno di
resistenza passiva, e abbiamo detto che avrebbero dovuto portarci fuori loro di
peso. Non ci sono state botte, tanto più che noi eravamo in cinque e le forze
dell’ordine in trenta”.
“Con
il cordone formato, i bambini e le mamme, che non ce la facevano più, hanno
cominciato a spingere. I carabinieri e la polizia hanno iniziato a dare calci
sugli stinchi - anche ai bambini, ho dodici contusi certificati. Quanto all’agente contuso alla schiena, non
ne so nulla, ma sicuramente non siamo stati noi, men che meno i bambini, perché
sono stati loro a sfondare il cordone con le madri. Rilevo poi che la posizione
della contusione è strana rispetto a come eravamo posizionati. Secondo me,
quella sera, il Sindaco si è sostituito al Prefetto e non avrebbe dovuto
farlo”.
Nell’occasione
dell’intervista con L’Altra Sesto, Molteni ha ammesso alcuni eccessi verbali,
per i quali si è dichiarato disponibile a chiedere scusa a Roberto Di Stefano.
Con il quale era pronto altresì a un confronto, a cui era disposto – ci aveva
detto – a presentarsi ammanettato.
PD Sestese, l'opposizione che tutti vorrebbero
venerdì 14 settembre 2018
mercoledì 12 settembre 2018
LA POLITICA A SESTO? CHE DESOLAZIONE
L'OSSERVATORIO SULLA CITTA' di Francesco Pontoriero
L'ALTRA SESTO RADDOPPIA
Vuoi ricevere la copia in versione PDF?
scrivi a redazione@laltrasesto.com
sarà per noi un piacere inviartela.
Buona lettura a tutti
Noi de L’Altra Sesto, ancora una volta, scegliamo di andare
“in direzione ostinata e contraria”. Lo facciamo con “Il Foglio de L’Altra
Sesto”, una pubblicazione cartacea periodica che si focalizza e approfondisce i fatti e le
storie più importanti del territorio sestese. Mentre tutte le pubblicazioni
cartacee stanno cedendo alla potenza del web, noi scegliamo di puntare
anzi raddoppiare - con un giornale che profuma d’inchiostro.
Senza dimenticare la nostra pubblicazione online sul Blog de L’Altra Sesto.
Perché abbiamo fatto questa scelta? Per offrire a tutti i sestesi un nuovo mezzo di informazione e opinione.
Uno strumento che, ne siamo certi, creerà curiosità, dibattito e magari persino
qualche polemica. Ma va
bene così. Perché L’Altra Sesto non è nostro, ma è di tutti
quei sestesi che vogliono informarsi, che vogliono raccontarci le loro storie,
che vogliono scoprire qualcosa in più sul loro territorio e far sentire la
propria voce. “Il Foglio de L’Altra Sesto” è stato pensato prima di tutto per
loro. Anzi, è proprio loro.
Paolo Vino
lunedì 10 settembre 2018
L'ALTRA SESTO RADDOPPIA
STA PER USCIRE UN NUMERO SPECIALE DE L'ALTRA SESTO.
DA DOMANI SARA' IN DISTRIBUZIONE NELLE CASE DEI CITTIDINI SESTESI. BUONA LETTURA
L'ASTERISCO "quotidiano"
Il consigliere comunale Gianmaria
Paolo Vincelli su Fb, ripubblica un post di Caponi del 9 settembre 2017 che lo
vede con altri consiglieri della sgangherata coalizione civica in posa al
quartiere Rondinella con
una didascalia che tra l'altro dice . "
...Ascoltare le priorità del territorio è
un impegno che voglio mantenere .Un grazie ai consiglieri che mi hanno
accompagnato e ai cittadini e commercianti che mi hanno dedicato il loro tempo
." Di Caponi non si sa più nulla scomparso com'è dai radar della politica,
Vincelli si ostina a dichiararsi aderente a Sesto nel Cuore, che invece non lo
riconosce, la coalizione civica non c'è più, e i cittadini della Rondinella sono
sempre lì...in attesa. #lorosonodiversi# .domenica 9 settembre 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
Continua l' uso sconsiderato e pericoloso delle fornaci. Usata come deposito di
sterpaglie e rami tagliati , adesso è quella di via Rimembraze. A
denunciarlo è Paolo Vino segretario dei Giovani Sestesi, dopo la segnalazione di Massimo Rava cittadino attento ed impegnato nella salvaguardia dell' ambiente. Un vero segugio che morde alla caviglia di una sgangherata e spocchiosa amministrazione.#lorosonodiversi# ma la gente non è stupida.
denunciarlo è Paolo Vino segretario dei Giovani Sestesi, dopo la segnalazione di Massimo Rava cittadino attento ed impegnato nella salvaguardia dell' ambiente. Un vero segugio che morde alla caviglia di una sgangherata e spocchiosa amministrazione.#lorosonodiversi# ma la gente non è stupida.
L'ASTERISCO "quotidiano"
Quando erano consiglieri di opposizione L' attuale sindaco Di Stefano e il suo
prode assessore Lamiranda , attaccavano politicamente , e non solo, le allora
amministrazioni quando queste ultime monetizzavano gli oneri di urbanizzazione
invececdi realizzare opere. Oggi cosa
fanno? Esattamente le stesse cose, anzi di
più . Rinunciano ad opere di urbanizzazione importanti sulle ex aree Falck come
la realizzazione di nuove scuole, monetizzando. #lorosonodiversi# si da quello
che sostenevano prima.venerdì 7 settembre 2018
mercoledì 5 settembre 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
Tullio Attanasio gaffeaur seriale, anche ieri ha dato il meglio di sé.
Si è fatto un selfie vicino all'edificio ex Alitalia subito dopo lo sgombero, e tutto fiero e tronfio l' ha postato su Fb.
Si è fatto un selfie vicino all'edificio ex Alitalia subito dopo lo sgombero, e tutto fiero e tronfio l' ha postato su Fb.
Criticato e sbeffeggiato anche dai
suoi amici, coraggioso com'è, ha pensato bene a rimuoverlo immediatamente.
#lorosonodiversi# meglio così.
Riceviamo e Pubblichiamo: non toccate il centro BALDINA
Il COMITATO CASCINA GATTI apprende con amarezza dell’ingiunzione di sfratto, (tecnicamente parlando dell’avvio del procedimento di rilascio del bene immobile di proprietà comunale sito in Via Forlì 15), rivolto al Centro Sociale Autogestito Silvia Baldina.Quanto segue sono alcune riflessioni in merito, che ci sembra doveroso e importante esprimere e condividere.Storicamente il Centro Sociale Autogestito Silvia Baldina si è configurato come luogo di aggregazione e riferimento per attività sociali nel quartiere Parpagliona, un quartiere periferico, che se dovesse vedere anche lo smantellamento del Centro Sociale, conterebbe solo sulla Chiesa di Via Pisa e relativo oratorio, sul Centro di Salute Popolare, sul Centro anziani di Via General Cantore, su una ex sede di quartiere - locale comunale - pressoché inutilizzata e su una piscina comunale, spesso chiusa.Ci chiediamo, dunque, quale siano le intenzione e i progetti dell’Amministrazione Comunale nei confronti, più in generale, di tutti gli stabili comunali disseminati per la città, che attualmente risultano per lo più chiusi, inutilizzati o peggio ancora in situazioni di evidente degrado, come la Fornace di Via Rimembranze.Ci sembra importante sottolineare che non è questa la situazione dello stabile di Via Forlì, e questo grazie al lavoro volontario di centinaia di persone che hanno frequentato i locali del “Centro”, mettendo a disposizione nel corso di molti anni il proprio tempo, impegno e sapere, per conseguire semplici obiettivi di gestione condivisa di beni comunali urbani, di promozione di una cultura della partecipazione e di attività sociali, nell'esclusivo interesse della cittadinanza e senza tornaconti economici.Infatti, per statuto, l’ “Associazione per un centro sociale in quartiere” promuove attività sociali totalmente gratuite e aperte a tutti.E’ importante poi ricordare che nel corso degli anni il CentroSilvia Baldina ha dimostrato la propria indipendenza e autonomia intellettuale nel portare avanti idee e progetti alternativi a quelli rigidamente propugnati dalle amministrazioni di centro sinistra, che si sono susseguite fino a giugno 2017.Ricordiamo ad esempio:◆ il lavoro dei Comitati contro l’inceneritore,◆ il gruppo Controtraffico per sensibilizzare sui rischi delle polveri sottili,◆ le proposte riguardanti il traffico sull’asse via Fiume-viale Edison,◆ lo studio, le osservazioni e proposte sulla trasformazione delle aree Falck,Battaglie condivise e portate avanti unitamente da alcuni gruppi del Centro Sociale Silvia Baldina e dal Comitato Cascina Gatti.Consapevoli dell’eredità della situazione, venutasi a creare con precedenti amministrazioni, auspichiamo l’avvio di un ragionevole e proficuo confronto prima di qualsiasi decisione definitiva, con la certezza che la Giunta Comunale vorrà rivedere i suoi orientamenti in merito al Centro Sociale stesso.Ribadiamo ancora una volta la nostra vicinanza, in questo torrido agosto, al Centro Sociale Silvia Baldina, espressione di cultura libera, indipendente e aperta a tutti.Giulia PianaComitato Cascina Gatti
lunedì 3 settembre 2018
sabato 1 settembre 2018
L'ASTERISCO "quotidiano"
La caserma dei Vigili del Fuoco di Sesto, rappresenta bene lo
stato
della nostra città: un continuo sbriciolamento . E' in condizioni penose e
pericolose, un ossimoro bello e buono, trattandosi dei pompieri. La nostra
amministrazione che si riempie la bocca di sicurezza ,ad oggi non è riuscita
nemmeno a trovare il tempo di una" messa in sicurezza". ma si sa
...#loro sono diversi#
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