venerdì 29 maggio 2020
lunedì 25 maggio 2020
domenica 17 maggio 2020
RAI 3 ore 23,15 con Francesca Fialdini quattro puntate sui disturbi alimentari
Fame d’Amore
Con Francesca Fialdini
Docuserie in quattro puntate sui disturbi
alimentari
da lunedì 11 maggio, in seconda serata su Rai3
DOPO IL GRANDE SUCCESSO
DELLA PRIMA PUNTATA
LUNEDI' 18 MAGGIO ORE 23,15
ANDRA' IN ONDA LA SECONDA
L’età media di
insorgenza è tra i 15 e i 19 anni, ma si sta abbassando. Un fenomeno che si
nasconde tra le pieghe della società spesso sotto falso nome, coperto di
giustificazioni e pregiudizi, dal costo in vite altissimo.
Cosa rende oggi l’anoressia, la bulimia e le dipendenze da
cibo così diffuse? Cosa alimenta l’ossessione per l’immagine e per il corpo
di tanti giovani donne e uomini del nostro tempo? Come mai il cibo è diventato
oggetto di tante passioni e fonte di tanti problemi?
Il disturbo del
comportamento alimentare è uno dei disagi giovanili più diffusi e meno
raccontati. Per questo Rai3, in
collaborazione con Ballandi, nel
pieno della sua missione di servizio pubblico ha voluto puntare una luce su
questo dramma che coinvolge molte famiglie italiane realizzando il nuovo
programma Fame d’Amore,
dopo il grande successo della prima puntata, andata in onda lunedì 11 maggio in seconda serata su Rai3.
Lunedì 18 maggio alle ore 23,15, potremo assistere alla seconda puntata di
questa docuserie.
Una docuserie in quattro puntate, condotta da Francesca
Fialdini e ambientata dentro due comunità italiane di eccellenza: due
luoghi dell’anima che accolgono e curano le ferite di queste patologie, Villa
Miralago il più grande centro residenziale di
cura terapeutica per DCA convenzionato con il SSN (Servizio Sanitario
Nazionale), d'Italia (Cuasso al Monte Varese) ed a Palazzo Francisci (Todi).
Fame d’Amore è
racconto delle difficili fasi che attraversano i ragazzi e le loro famiglie,
della lotta per uscire dalla malattia, dall’arrivo in comunità fino al ritorno
alla vita di tutti i giorni. Grazie al
supporto del team di esperti delle due comunità all’avanguardia
nella cura dei disturbi alimentari, verranno documentate tutte le fasi di un lungo percorso a
ostacoli, in cui il cibo, il corpo e l’amore sono gli strumenti fondamentali
per la rinascita.
A tenere le fila
di questo viaggio, conoscitivo ed emozionale insieme, è Francesca Fialdini che racconta, con delicatezza e capacità
empatica, le storie di queste vite giunte a una svolta: i nuovi legami che si
creano, i rapporti che maturano, il coraggio di cambiare. Ci si affeziona e ci
si commuove, si combatte e si soffre con loro, si sorride delle loro battute e
si gioisce ad ogni nuovo passaggio del loro lungo viaggio per la guarigione.
Fame D’Amore è un programma di Andrea Casadio scritto con Mariano
Cirino e con la consulenza di Stefania
Colletta e Maria Sorrentino.
La consulenza scientifica è di Leonardo Mendolicchio e Laura Dalla Ragione.
Il dott. Mendolicchio, psichiatra e psicanalista, è da
anni direttore sanitario di Villa Miralago.
Prodotto da Rai3 in collaborazione con Ballandi. La Regia
è di Andrea Casadio. La
fotografia è di Antonio Scappatura e
Alberto Di Paola. Delegato Rai Mercuzio Mencucci. Produttore
Esecutivo Ballandi Luca Catalano.
sabato 16 maggio 2020
Dall'Associazione Sottocorno Riceviamo e Pubblichiamo
MORTE
DELL'AIRONE AL PARCO DELLA BERGAMELLA - INSTALLATI I CARTELLI DI DIVIETO MA
SERVONO ANCHE BARRIERE FISICHE E CONTROLLI SANZIONATORI
Il giorno dopo
l’uccisione dell’airone cenerino da parte di un cane lasciato libero, finalmente
sono stati installati dei cartelli all'inizio dei sentieri (lato laghetto
opposto agli orti) nel parco della Bergamella
Quella è
un’area dove molti animali come anatre, fagiani, aironi e, purtroppo, anche
animali infestanti come nutrie (in numero sempre crescente a causa di nessuna
politica di contenimento) piccioni e corvi (anche questi in quantità crescente
riducendo la presenza di altre specie come i passeri), si rifugiano.
È impensabile
che la posa di qualche cartello (con circa due anni di ritardo) possa essere una
soluzione valida e definitiva, assomiglia per lo più ad uno scarico di
responsabilità, per cui chiediamo che l’intervento venga completato
con:
- l’installazione di barriere fisiche sui sentieri (per bloccare l’accesso di persone con o senza cane) e nelle zone adiacenti al laghetto in prossimità del fossato (in modo da evitare l’attraversamento di persone o cani).
- Il ripristino della vegetazione composta per lo più da arbusti che risiedevano lungo il laghetto per una fascia di oltre due metri, (e magari capire chi ha dato l’autorizzazione alla rimozione in quanto poste come barriere naturale a protezione dell’area faunistica).
- Il controllo da parte della polizia locale e guardie GEV che sanzionino i comportamenti lesivi ai danni dell’ambiente e della fauna, almeno nelle ore di maggiore affluenza, questo al fine di educare i frequentatori abituali.
Quest’Ultimo
punto lo consideriamo importante, poiché subito dopo l’installazione dei
cartelli abbiamo assistito a “discussioni” animate fra gli ortisti,
ambientalisti e persone che, nonostante i divieti e i cartelli ben in mostra,
continuavano con arroganza a passare e mentre alcuni, educatamente tornavano
indietro dopo aver ricevuto le segnalazioni, in un paio di casi la discussione è
rapidamente degenerata
Lasciare
agli ortisti tale compito rischia di diventare oggetto di ritorsioni, furti e
atti vandalici, e ricordiamo che la necessità di definire un'area protetta per
la riproduzione faunistica era già stata segnalata, da noi come da altre realtà
presenti sul territorio, così come la necessità di avere un’area cani (con punto
di raccolta per gli escrementi lasciati all'interno del parco), visto che ad
oggi all'interno dell’area Bergamella (ad esclusione del giardino “condominiale“
fine a se stesso realizzato da Uniabita) oltre alla mancanza di BONIFICHE, piste
ciclo-pedonali, piantumazioni, panchine, aree attrezzate e tagli regolari
dell’erba, non esiste nessun cestino apposito, siamo arrivati al 2020 e C’E’
DA COSTRUIRE UN PARCO!!!.
Concludiamo
ricordando che l'area della Bergamella è un’area all'interno del parco regionale
P.M.V.L. e questo problema si pone proprio nel punto di confine tra due parchi
comunali suggeriamo che è necessario un coordinamento con il Comune di
Milano.
Il Consiglio
Direttivo dell’Ass.Sottocorno
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni
(Milano)
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